Il campo pesante, la scarsità di energie, la tensione del match, gli episodi controversi, le chance non sfiorate… a Mestrino pare tutto apparecchiato per lo 0-0, ma la storia del match si scrive interamente nel recupero: la sblocca Munarini al sesto di recupero, la pareggia Rampazzo di fatto con quattro tocchi dal successivo calcio d’inizio. I locali recriminano per due rigori non concessi, lo Schio sciupa alcune ghiotte chance. Un mix di emozioni indescrivibili e un punto che mantiene i giallorossi al quinto posto
(Primo tempo 0-0)
MESTRINO UNITED (4-3-3): Corasaniti; Bertoncello (75’ Fantin), Villatora, Rocco, Agostini; De Franceschi, Tresoldi, Scremin; Chia (82’ Sartori), Rampazzo, Piccolo (66’ Nalesso) All. Bertan
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Tessaro, Zanella, Equizi; Ciscato, Faccio (85’ Prosdocimi), Sandrini, Popovic (72’ G. Dal Bon), Feltrin; Giusti, Salvi (78’ Munarini) All. Rezzadore
MARCATORI: 90+6’ Munarini (S), 90+7’ Rampazzo (M)
AMMONITI: 39’ Feltrin (S), 66’ Popovic (S), 69’ Equizi (S), 90+3’ Zanella (S)
I NUMERI DEL MATCH
CONCLUSIONI (NELLO SPECCHIO): 7 (3) – 11 (5) FALLI: 4-11 CORNER: 8-5 OFFSIDE: 3-3 RECUPERO: 0’ PT – 5 (+2)’ ST
DIRETTORE DI GARA: Matteo Faedda (S. Donà di Piave)
Il 2-0 dell’andata racconta una storia che differirà del tutto da quella che vivremo oggi. Ce lo siamo ripetuti più volte alla vigilia: il Mestrino United, pur con tanti interpreti facenti parte della rosa iniziale, ha cambiato marcia sino a far sentire il fiato sul collo ai giallorossi. È di fatto uno spareggio tra due compagini distanziate da soli due punti: lo si giocherà su un manto erboso appesantito dalle piogge intense di questo weekend e per questo alquanto fangoso. Ma la passione e il desiderio di ottenere la vittoria devono andare oltre ad ogni ostacolo! In avvio di match si segnalano due tentativi dalla distanza, uno per parte: Piccolo incrocia dall’out di destra e sfiora il palo, mentre Sandrini sorvola la traversa dalla trequarti campo. Al 20’ sale in cattedra Joel Salvi che col mancino mette tra le mani di Corasaniti, mentre tre minuti dopo per poco non si materializza il gol più ambiguo del campionato con un rimpallo sullo stinco di Popovic che permette al pallone di indirizzarsi con potenza dai venti metri verso la porta e sfiorare il palo. Poco altro da raccontare: nel primo tempo le squadre vanno al piccolo trotto e non creano i presupposti per segnare o impensierire seriamente gli avversari, tutto rimandato alla ripresa.
Sembra averne di più lo Schio anche al rientro dagli spogliatoi: cinque giri di lancette sono sufficienti a Ciscato per insidiare la porta patavina dopo un rapido dialogo con Popovic (sugli scudi Corasaniti), poi dal corner che ne deriva lo stesso Dusan Popovic, prima abile a rifornirlo, si coordina al volo senza inquadrare la porta. Sul versante opposto Chia addomestica il lancio millimetrico di Tresoldi, scappa alla marcatura di Equizi ma una deviazione di Feltrin gli impedisce di realizzare a botta sicura. Dal piede fatato di Tresoldi partono tante iniziative dei locali, come al 63’ con un suo cross pennellato da calcio d’angolo per la testa di Villatora che incorna sulla traversa; l’azione prosegue con Rampazzo che manca la porta sguarnita su scavetto di Scremin. La partita poi si assesta su dei ritmi piatti, neppure i cambi danno la scossa alle due formazioni e tutto lascia presagire ad un finale a reti inviolate… non è finita finché non è finita. I locali, ad onor del vero, protestano per due calci di rigore non concessi dal direttore di gara che si fa sfuggire due tocchi di mano in area (le irregolarità oggettivamente erano state commesse). Ciò non fa altro che far crescere il nervosismo in campo, lo Schio non si scompone provando qualche affondo sulle corsie, in particolare con un Giusti sempre ispirato: al 90’ lui e Dal Bon pescano nel cuore dell’area Matteo Prosdocimi che in avvitamento mette tra i guantoni di Corasaniti, fallendo una sorta di rigore in movimento.
Nel recupero i giallorossi prima si spaventano quando Rampazzo sfiora il potenziale gol vittoria con un lob di poco alto sulla traversa, poi affonda con un contropiede magistrale condotto da Dal Bon e Munarini: assist del classe 2004 e pallonetto del bomber più amato di Schio a scavalcare l’estremo avversario per il delirio di panchina, tifosi e giocatori in campo. Sembra essere il gol del successo con una bella storia da raccontare, con il primo gol decisivo del figliol prodigo Munarini, sin lì a segno vanamente a Montorio lo scorso dicembre. Il Mestrino United protesta per una trattenuta ai danni di Nalesso da cui poi è scaturito il contrattacco. In ogni caso non c’è nemmeno il tempo di protestare: dal calcio d’inizio un lancio di Rocco coglie di sorpresa la retroguardia ospite e permette a Rampazzo di siglare l’1-1 in scivolata. Pazzesco finale al Bertocco di Mestrino, gelato lo Schio che dunque sciupa la chance di tornare al successo in trasferta e di accorciare sul Villafranca Veronese. Il quinto posto resta nelle nostre mani, ma di qui in poi servirà racimolare più punti possibili: bisognerà ripartire da un ottimo primo tempo giocato oggi e dalla coesione che il gruppo ha sempre palesato nel bene e nel male!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Lo Schio riprende il cammino dopo quattro turni di stop e varie preoccupazioni. Dopo un iniziale approccio positivo degli ospiti, i giallorossi affondano ripetutamente con delle verticalizzazioni d’alta qualità: doppio vantaggio nel primo tempo con l’autorete di Roccato e la firma di Max Giusti. Nella ripresa arrotondano il punteggio Faccio (prima gioia con noi), Salvi e nuovamente Giusti (due gol, un assist e una rete propiziata per lui). Boccata d’ossigeno che serviva per costruire un lieto avvenire in questo torneo.
(Primo tempo 2-0)
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Equizi, Zanella, Tessaro; Ciscato (81’ Ciscato), Prosdocimi, Popovic (64’ G. Dal Bon), Faccio, Feltrin (81’ Gresele); Salvi (68’ Munarini), Giusti (85’ A. Dal Bon) All. Rezzadore
PORTO VIRO (3-4-1-2): Passarella; Roccato, Malagò, Boscolo Berto; Fiore, Boron (46’ Boscolo Bisto), Scevola, Mascellani (46’ Mantovan); Marangon; Marcolin (65’ Viselli), Schults All. Augusti
MARCATORI: 21’ aut. Roccato (S), 40’ Giusti (S); 53’ Faccio (S), 55’ Salvi (S), 61’ Giusti (S)
AMMONITI: 24’ Boron (PV), 60’ Boscolo Berto (PV)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 10 (4) – 5 (1) FALLI: 12-7 CORNER: 3-5 OFFSIDE: 2-1 RECUPERO: 1’ PT – 2’ ST
Nei momenti di difficoltà occorre compattarsi e remare tutti nella stessa direzione. Lo Schio ha quest’imperativo, avendo lavorato duramente in settimana con l’intento di sconfiggere il Porto Viro e riprendere la propria marcia. Le assenze di Sandrini e Spiller non aiutano, ma non manca comunque il potenziale per far bene. Moduli per certi versi affini, Mister Rezzadore ripropone il tradizionale 3-5-2 con Giusti e Salvi a comando dell’attacco, mentre Giuseppe Augusti opta per un 3-4-1-2 con i propri due migliori cannonieri (Marcolin e Schults) a completare uno scacchiere studiato al fine di togliere punti di riferimento agli avversari. E in avvio di match la scelta sembra pagare, con tanto movimento proposto in campo da esterni e mezze ali che costringono lo Schio a venti minuti d’attesa nella propria metà campo. L’unica sortita degli ospiti comunque porta ad un tiro fuori misura di Fiore, con lo Schio in grado poi di prendere le misure e sfondare specialmente giocando in verticale: Popovic gioca in profondità e, grazie al velo elegante di Giusti, innesca Prosdocimi che arriva al capolinea per poi calciare senza la dovuta precisione, ma ci pensa Roccato a violare la sua porta nel tentativo di spazzare. Un mix di qualità e buona sorte spalanca la strada allo Schio, spaventato solo dal mancino su punizione di Marcolin spentosi di poco a lato. I giallorossi pazientano e sfondano con un’azione ficcante ed elegante: lancio dalle retrovie, sponda di prima di Salvi, incursione e destro ad incrociare dell’implacabile Max Giusti. Torna al gol dopo il rigore messo a segno nel finale di gara a Villafranca e consegna allo Schio un rassicurante doppio vantaggio.
Nella ripresa Mister Augusti tenta di addrizzare la situazione con i cambi, ma il dispendio energetico comunque è stato elevato avendo mantenuto per larghi tratti il pallone in possesso e considerato il sacrificio in campo dei giocatori per svariare su tutto il campo. Si aprono gli spazi e Feltrin va vicino alla gioia personale grazie allo spunto di Giusti sulla sinistra: il giovane esterno calcia però “chiudendo gli occhi”, come si suol dire, e non centra il bersaglio, a differenza di Pietro Faccio che poco più tardi sfrutta il corner di Giusti per punire Passarella nel cuore dell’area. Dopo l’espulsione rimediata all’esordio a Villafranca, il classe 2001 si rifà con gli interessi siglando il primo gol davanti al nuovo pubblico. Neppure il tempo di celebrare il gol e alla festa si iscrive pure ‘el flaco’ Joel Salvi, svettando di testa sull’uscita di Passarella e violando la porta avversaria. Rimedia pure un colpo alla tempia il nostro bomber, ma diviene il miglior cannoniere della squadra con sei centri e torna al gol dopo quattro turni d’astinenza, quel che contava di più! Rifinisce il successo l’indemoniato Massimiliano Giusti che aggiunge anche la doppietta al suo referto su assist di Salvi, involandosi in campo aperto e beffando Passarella sul primo palo. Due gol, un assist e un’altra rete scaturita per il ‘figliol prodigo’ Giusti, una rete e due passaggi vincenti invece per Salvi, con lo Schio che completa l’opera! Nel finale da segnalare una chance per Faccio che col pallonetto manca la doppietta, ma non cambia nulla. Cinquina d’ottimismo allo Stadio De Rigo, una vittoria scaccia crisi, almeno si spera: era necessario dare un segnale a sé stessi e alle contendenti, i nostri ragazzi lo fanno egregiamente. Non vanno accantonate le recenti difficoltà, il processo di guarigione sarà ancora lungo e richiederà un’altra prestazione convincente nella trasferta di Pozzonovo, da cui auspichiamo di ottenere un altro importante successo!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Quello che più speravamo si realizza allo Stadio De Rigo, i giallorossi sbrigano la pratica Oppeano con autorità: primo gol dal ritorno allo Schio per Giusti, quinto stagionale per Salvi e doppietta di un inesauribile Spiller, schierato inizialmente sulla fascia destra. Accantonata la sconfitta di domenica scorsa, agguantato il terzo posto e sorpassato il Villafranca Veronese. Solo notizie positive nel pomeriggio odierno!
(Primo tempo 1-0)
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Pettinà (86’ Tessaro), Zanella, Equizi; Boarini (86’ Gresele), Popovic (73’ Dal Bon), Sandrini, Prosdocimi, Spiller; Giusti (80’ Ciscato), Salvi (82’ Gyimah) All. Rezzadore
OPPEANO (4-3-3): Afyf; Marchesini, Yarboye, Malagnini, Corso; Antolini (65’ Pasquali), Cappelletti, Tomasi; Marastoni, Bonfà (60’ Balbo), Farinazzo (80’ Daini) All. Corrent
MARCATORI: 39’ Giusti (S); 57’ Salvi (S), 75’ Spiller (S), 90+2’ Spiller (S)
AMMONITI: 50’ Boarini (S), 57’ Guadagnin (S), 57’ Afyf (O), 65’ Yarboye (O), 79’ Equizi (S)
TIRI (IN PORTA) 11 (7) – 10 (3) FALLI: 9-6 CORNER: 6-5 OFFSIDE: 1-1
RECUPERO: 1’ PT – 4’ ST
Allo Schio urge una reazione dopo la battuta d’arresto con l’Arcella Padova. Mister Rezzadore e i suoi ragazzi hanno lavorato sodo in settimana, studiando l’avversario e le possibili mosse. In tal senso si parte subito con delle grandi novità: Spiller viene schierato a sorpresa come esterno destro di centrocampo, con lo scopo di fargli sprigionare tutta l’energia a sua disposizione e metterlo nelle condizioni di sacrificarsi anche in ripiegamento; sull’altro lato fiducia al giovane Boarini, mentre in attacco ad affiancare Salvi ci sarà Giusti, al primo gettone da titolare dal ritorno in giallorosso. 4-3-3 invece per Corrent, che fa affidamento in particolare su due ottimi esterni come Farinazzo e Marastoni. La prima occasione del match capita al 3’ con Afyf a salvarsi su Prosdocimi e Spiller a mancare lo specchio sulla ribattuta. Per l’Oppeano pericoloso il grande ex Prince Yarboye, abile a svettare di testa su punizione battuta da Antolini sfiorando la traversa. Occasioni poi per Salvi e Sandrini a ridosso del 20’: il bomber impegna Afyf con un colpo di testa su servizio di Spiller, mentre il regista manca di poco il bersaglio dalla distanza. L’Oppeano creerebbe i presupposti per la rete del vantaggio: al 33’ Farinazzo gira il pallone con gran potenza e costringe Guadagnin a deviare sulla traversa con un gran riflesso. Sarà la ‘sliding-door’ del match, perché sei minuti più tardi Giusti si smarca sulla trequarti e libera un bolide irresistibile che si infila alla destra di Afyf. Primo centro dal ritorno allo Schio per l’ex esterno del Campodarsego, i giallorossi sbloccano il conto e scacciano i brividi!
Nella ripresa sale in cattedra il ‘corridore’ Matteo Spiller, con un recupero di palla sublime già ammirato nella gara con l’Ambrosiana: scippo a metà campo, apertura su Giusti che punta la porta e appoggio su Salvi che trafigge dai venti metri l’estremo avversario. Un turno di digiuno è bastato a Joel Salvi, quinto gol in campionato per lui! All’Oppeano, c’è da dirlo, manca un po’ di buona sorte: all’ora di gioco Balbo, da poco subentrato, si libera magistralmente e sfodera un assist al bacio per Tomasi che manca incredibilmente la porta sguarnita da pochi passi. La partita degli scaligeri di fatto termina lì, lo Schio prima sfiora il tris con Boarini (pericoloso su calcio d’angolo), poi lo trova grazie alla classe di Giusti e al killer istinct di Matteo Spiller, che segna di testa su traversone del compagno. Le due scelte di Rezzadore mandano a ferro e fuoco la difesa avversaria, un plauso al mister è dunque doveroso per aver studiato esemplarmente l’avversario. Ipotecato il successo, si torna alle vecchie abitudini, Ciscato rileva dal campo Giusti e consente a Spiller di collocarsi al fianco di Salvi con risultati ovviamente straordinari: al 2’ di recupero Gyimah, al rientro in campo dopo il lungo infortunio, si fa negare il gol da Afyf, ma Prosdocimi tiene viva l’azione e ripropone per Spiller che di tacco devia in rete per il 4-0. La ciliegina sulla torta nella magica giornata giallorossa e il coronamento di una performance maestosa dell’ex Union La Rocca. Lo Schio sale dunque al terzo posto in classifica e potrà prepararsi con grande ottimismo al prossimo impegno in casa del Limena!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Pur con della sofferenza, lo Schio sbriga la pratica Mozzecane con due reti realizzate in nove minuti: all’avvio promettente degli scaligeri rispondono gli acuti di Ciscato e Salvi per il doppio vantaggio dei giallorossi all’intervallo. Il Mozzecane si dispone in campo con quattro punte nel secondo tempo e accorcia con una prodezza di Zuin, comunque non sufficiente per riagguantare la parità. Dopo due gare casalinghe senza successo, il De Rigo s’accende con fumogeni e cori. -2 dal Villafranca Veronese e big match con l’Arcella ormai alle porte.
(Primo tempo 2-0)
SCHIO (3-5-2): Plechero; Tessaro, Equizi, Sartore (83’ Pettinà); Ciscato, Prosdocimi, Sandrini, Popovic (90+1’ Boarini), Feltrin; Salvi, Spiller (73’ Giusti) All. Rezzadore
MOZZECANE (3-4-2-1): Marchetti; Bagatini, Pinton (57’ Nalini), Maroni; Contessa (90’ Baah), De Leo, Marini (75’ Chesini), Cordioli (83’ Bilotta); Ngissah, Zuin; Lukanovic (78’ Bertazzoni) All. Colantoni
MARCATORI: 20’ Ciscato (S), 29’ Salvi (S); 61’ Zuin (M)
AMMONITI: 11’ Marini (M), 32’ Sandrini (S), 54’ Ngissah (M), 78’ Giusti (S), 80’ Bagatini (M)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 5 (2) – 8 (6) FALLI: 10-12 CORNER: 2-8 OFFSIDE: 1-0 RECUPERO 1’ PT – 5’ ST
Come specificato nell’articolo di presentazione, i giallorossi vanno a caccia del primo successo casalingo con una compagine veronese, dopo le sconfitte patite per mano di Villafranca e Ambrosiana. L’unica novità nello starting eleven, forzata, è lo schieramento di Tommaso Sartore tra i centrali per sopperire all’assenza di Enrico Zanella. Difesa a 3 anche per Colantoni, che rinuncia però a un centrocampista (mediana affidata a De Leo e Marini) per permettere a Lukanovic di essere supportato da Ngissah e Zuin. Le scelte degli ospiti sembrano pagare, l’avvio del Mozzecane è promettente a dir poco: al 3’ Zuin sbatte su un difensore e non concretizza a pochi passi dalla porta, successivamente Ngissah viene innescato magistralmente da Marini ma di testa manca il bersaglio, mentre Cordioli si fa negare la gioia del gol dall’ottimo Gabriele Plechero. Nel mezzo degli attacchi avversari, Popovic cerca il jolly al volo dal limite dell’area ma manda alto sulla traversa; sul fronte opposto il solito Zuin scheggia la traversa con una traiettoria a giro. Lo Schio comunque ha il merito di non demordere al punto di ribaltare l’inerzia del momento: al 20’ un’azione tanto convulsa quanto efficace vale l’1-0, con Ciscato che beneficia di una serie di carambole per tramutare in oro quest’iniziativa, dopo i tentativi di Prosdocimi e Salvi. Con un pizzico di fortuna passiamo a comandare, quel che contava maggiormente! Poi si sa, l’appetito vien mangiando: lo Schio si ingolosisce e al 29’ raddoppia per merito di Feltrin, autore dell’assist, e di Joel Salvi, lestissimo sotto porta nell’infilare l’angolino. Gonfia i muscoli sotto la tribuna il classe ’97, giunto al terzo centro nelle ultime quattro gare di campionato. Una chance per parte prima della pausa: per il Mozzecane va al tiro Nguissah e Plechero risponde, dall’altro lato Salvi conclude debolmente dopo un ottimo movimento in dribbling. Si va alla pausa sul doppio vantaggio, ancor più prezioso se si pensa alla sofferenza iniziale.
In avvio di ripresa la reazione del Mozzecane rimane timida, di fatto si limita al tentativo di Ngissah dalla trequarti di campo (addomestica Plechero). Colantoni capisce di dover stravolgere l’assetto tattico: Pinton viene dunque rimpiazzato da Nalini, con cui costruire un quartetto d’attacco gonfio di qualità e non concedere punti di riferimento agli avversari, specie se si considera la libertà di svariare concessa alle quattro punte. Bastano tre minuti agli ospiti per raccogliere i frutti: all’ora di gioco Lukanovic sponda col petto per Zuin che batte Plechero con una volée mancina irresistibile dai venti metri. L’ex giocatore del Bassano s’era già distinto nel primo tempo e trova una rete splendida e meritata, ma è tutt’altro che sazio e tre minuti più tardi spaventa Plechero, comunque attento sul suo palo. La migliore occasione per il pareggio accade al 72’ con la serpentina di Contessa che però conclude a lato in piena area. Lo Schio potrebbe ammazzare la contesa quando Popovic, quattro minuti più tardi, riceve in piena area ma viene tradito dal controllo palla mancando il tiro in porta. Si difende diligentemente in ogni caso la compagine di Rezzadore, mettendo in ghiaccio il risultato malgrado i molteplici cambi effettuati da Colantoni. Può partire dunque la festa del De Rigo per il secondo successo consecutivo che proietta lo Schio a -2 dalla seconda forza del torneo, a sette giorni esatti dall’esame Arcella Padova che sposterà parecchi equilibri in classifica. Una vittoria da grande squadra perché ottenuta anche resistendo alle avversità, al cospetto di un avversario ricco di notevoli individualità. La strada è quella giusta, sta a noi percorrerla fino in fondo!
Ufficio stampa Calcio Schio
Non basta un primo tempo perfetto allo Schio per avere la meglio dell’Ambrosiana di Ferrari, che conquista tre punti fondamentali per la lotta salvezza. Popovic apre le danze in avvio, gli fa eco Prosdocimi con la rete del raddoppio. Giallorossi vicini al tris in avvio di ripresa, salvo poi subire la rimonta rossonera con le reti di Fornari, Maccarone e Guccione. Si interrompe la striscia positiva, testa subito alla trasferta di Longare!
(Primo tempo 2-0)
SCHIO (3-5-2): Guadagnin (29’ Bresolin); Pettinà, Zanella, Equizi; Gresele, Prosdocimi, Sandrini, Popovic (77’ Dal Bon), Feltrin; Salvi, Spiller (66’ Okoli) All. Rezzadore
AMBROSIANA (4-3-3): Bragantini; Bertoldi, Maccarone, Margotto (46’ Caia), Maragno; Speri (70’ Chappini), Ballarini (70’ Gasparini (81 Cannalire)), Fornari; Ciuffo, Guccione, Salvagno (57’ Sospetti) All. Ferrari
MARCATORI: 4’ Popovic (S), 35’ Prosdocimi (S); 75’ Fornari (A), 79’ Maccarone (A), 82’ Guccione (A)
AMMONITI: 43’ Guccione (A), 50’ Maccarone (A), 55’ Sandrini (S), 59’ Caia (A), 67’ Ciuffo (A), 90+4’ Cottini (A)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 10 (5) – 6 (2) FALLI: 8-9 CORNER: 3-3 OFFSIDE: 3-2 RECUPERO: 3’ PT – 6’ ST
DIRETTORE DI GARA: Franco Ciprandi (Treviso)
Splendido pomeriggio a Schio: cielo limpido, stadio gremito e squadra in ottimo stato di forma. La partita con l’Ambrosiana rappresenta una grande chance per mettere altro fieno in cascina e proseguire con il trend delle ultime settimane. Mister Rezzadore conferma in toto schieramento e interpreti, ad eccezione di Gresele che sostituisce a sinistra lo squalificato Ciscato. 4-3-3 invece per Ferrari, che in attacco punta su Ciuffo e Guccione, sin qui in grado di realizzare più della metà dei gol messi a segno dai rossoneri nel torneo. Il match si mette bene fin da subito, con lo Schio che non tarda a carburare: al 4’ un corner ben battuto da Sandrini consente a Dusan Popovic di trafiggere Bragantini con il piatto del destro. Primo centro in campionato per il classe 2000, a coronamento di un periodo davvero straordinario in cui ha saputo responsabilizzarsi e progredire con tutto il gruppo. I giallorossi insistono, Sandrini su punizione impegna l’estremo avversario, Spiller sfiora il gol con uno scatto dei suoi, l’Ambrosiana nei primi 20’ è alle corde e fatica ad esporsi al di fuori della propria metà campo. Alla mezz’ora un guaio fisico, probabilmente uno stiramento alla coscia destra, mette K.O. Ilario Guadagnin, sostituito da Tommaso Bresolin che torna dunque a prendersi le chiavi della porta. Ciò non impedisce allo Schio di attaccare ancora, specie grazie al contributo enorme di Matteo Spiller: al 35’, con un break a centrocampo, crea i presupposti per il contropiede, lo guida lui stesso scaricando al limite per Prosdocimi, il cui sinistro buca Bragantini per il raddoppio giallorosso. Si sblocca anche ‘el diez’, ma rimarchiamo ancora la preziosità di Spiller, aggressivo e infaticabile come nella gara con La Rocca. Altre due occasioni prima dell’intervallo per Popovic e Salvi, comunque non concretizzate. Ma le sensazioni sono ottime, considerando risultato e prestazione offerta in campo.
Nella ripresa Sandrini si rende subito insidioso sfiorando il palo dai venti metri. Ma la vera ‘sliding-door’ di questa partita si presenta all’ora di gioco, quando Salvi si invola in campo aperto e colpisce il palo con Bragantini fuori causa. Il brasiliano si rende utile anche da seconda punta, liberando al tiro Okoli (subentrato per Spiller) che centra in pieno un difensore e non concretizza. Di lì in poi succede l’imponderabile: ad un quarto d’ora dal novantesimo un preciso tiro dal limite di Fornari non lascia scampo a Bresolin, forse anche tratto in inganno dai compagni che gli ostruivano la visuale. L’Ambrosiana torna in partita… e poi la riacciuffa grazie al colpo di testa di Maccarone, che impatta alla grande su corner di Caia e beffa l’intera retroguardia scledense. Aggancio… e sorpasso clamoroso, impronosticabile all’intervallo: altri tre minuti e, sempre da calcio d’angolo, Guccione svetta in mischia battendo Bresolin e gelando lo stadio De Rigo. In sette minuti cambia tutto, lo Schio dilapida un doppio vantaggio e dovrà anche inseguire. La reazione non porta i frutti sperati, se non un velleitario colpo di testa di Salvi oltre il novantesimo.
Termina nell’amarezza e nel clamore generale: l’Ambrosiana, al termine del match, si raccoglie in un abbraccio di gruppo con tanto di saltelli e cori, a testimonianza del peso specifico di questa vittoria. I nostri ragazzi invece dovranno analizzare in settimana cosa non ha funzionato e fiondarsi a capofitto sul prossimo impegno in casa del Longare Castegnero, di vitale importanza per tornare a macinare punti, come abbiamo fatto in questo ultimo mese. L’impegno dei ragazzi non manca mai, con unione e saggezza si può accantonare questa delusione il più presto possibile!
Ufficio stampa Calcio Schio
Altro derby e altro risultato utile per i ragazzi di Rezzadore, che espugnano il fortino del Chiampo: primo tempo povero di emozioni in cui Salvi va comunque vicino alla rete in due occasioni. E sarà proprio l’attaccante brasiliano, alla terza occasione utile, a regalarci il successo segnando di testa a un quarto d’ora dal termine. Vittoria da squadra matura, che vale il -3 dal Villafranca capolista.
(Primo tempo 0-0)
CHIAMPO (4-3-3): R. Rossi; D. Rossi (75’ Spadiliero), Capitanio, Meggiolaro, M. Zanella (83’ Benetti); De Rigo (52’ Trivunovic), Pizzolato, Faggioni (85’ Zec); Lovato, Calgaro (52’ Miloradovic), Bianco All. Bernardi
SCHIO (3-5-2) Guadagnin; Pettinà, Zanella, Equizi; Ciscato, Prosdocimi, Sandrini, Popovic (84’ Dal Bon), Feltrin; Spiller (90+3’ Gresele), Salvi All. Rezzadore
MARCATORI: 74’ Salvi (S)
AMMONITI: 53’ Ciscato (S), 76’ Spiller (S), 90+1’ Bianco (C)
ESPULSI: 90+1’ Ciscato (S) per gioco scorretto
I NUMERI
CONCLUSIONI: 7-7 NELLO SPECCHIO: 3-4 FALLI: 11-12 CORNER: 6-4 OFFSIDE: 2-1 RECUPERO 0’ PT – 4’ ST
Formazione invariata rispetto all’undici che ha affrontato ottimamente La Rocca sette giorni fa: 3-5-2 confermato in toto da Mister Rezzadore che impernia ancora il reparto offensivo su Salvi e Spiller, in difesa Pettinà ancora al fianco di Zanella ed Equizi, mentre Ciscato e Feltrin agiranno sulle laterali con Sandrini, Popovic e Prosdocimi a guidare il centrocampo. Modulo diametralmente opposto al 4-3-3 proposto dall’ex Massimo Bernardi, che si affida dal 1’ a tre nostri ex come De Rigo, Pizzolato e Meggiolaro. In avvio di match prevale l’accortezza, tra due squadre che preferiscono tenere bassi i giri del motore e studiare le soluzioni migliori: nel primo quarto d’ora degne di nota solo le iniziative di Salvi, il cui destro in torsione è deviato in corner, e di Davide Rossi, che su punizione centra la barriera e poi spara a lato al secondo tentativo. Entra in partita anche Bianco, protagonista di un’azione in solitaria con cui spaventa Guadagnin, bravo a salvarsi con la gamba (23’). Le geometrie giallorosse passano poi dai piedi di Feltrin: due traversoni proposti dal giovane esterno creano problemi alla difesa locale, con Popovic che manca lo specchio dal limite dell’area, mentre Salvi va a lambire il palo con una torsione al volo. L’attaccante carioca è sicuramente il pericolo numero uno, come testimonia a 7’ dall’intervallo con una pregevole azione personale non concretizzata. Ritmi blandi, poco da raccontare. Tutto rinviato di quindici minuti!
Nella ripresa, tanto per cambiare, è Salvi a sfiorare il gol: lo fa con un rapido uno-due con Spiller con cui si smarca in area, ma il suo pallonetto non s’alza abbastanza per eludere l’uscita di Rossi. Sul fronte opposto Bianco, su punizione, sbatte addosso alla barriera, per poi sfiorare il palo sulla ribattuta. Sembra un momento favorevole ai padroni di casa, se si considera che Guadagnin deve ricorrere alle punte delle dita per deviare il tiro-cross di Lovato. Ma è la giornata di Joel Salvi, che a un quarto d’ora dal termine, su cross pennellato di Ciscato, impatta di testa e viola la porta avversaria per la gioia di tutto il team. Secondo gol stagionale per il classe ’97, determinante come nella trasferta di Valgatara! La reazione avversaria è tutta nella rovesciata tentata da Michele Zanella, con palla sopra la traversa. Nel finale da segnalare solo l’espulsione di Ciscato a recupero inoltrato, per il resto è totale amministrazione per i giallorossi fino al triplice fischio.
Tre punti d’importanza capitale, ottenuti in un derby, giocando di squadra e sudando fino all’ultimo secondo. La creatura di Mister Rezzadore è ben collaudata: i ragazzi sanno stare in sintonia sul rettangolo verde, il gruppo è affiatato e sta dimostrando a tutti che ‘vincere aiuta a vincere’! Saliamo a 14 punti in classifica, scavalchiamo il Longare Castegnero, stacchiamo il Montorio e ci avviciniamo alla vetta, ora occupata dal Villafranca Veronese e distante tre lunghezze. Testa al prossimo match casalingo con l’Ambrosiana, altra occasione importante per prolungare questa virtuosa striscia di risultati!
Ufficio stampa Calcio Schio