S’aggiunge un guerriero nell’attacco giallorosso: eccovi Michael Meneghetti!

Inizia a definirsi il comparto di attaccanti per lo Schio che verrà: diverse settimane fa abbiamo reso noto l’ingaggio di Christopher Borgo, tocca ora ad un compagno di reparto piuttosto esperto come Michael Meneghetti, bomber reduce da una stagione in Serie D che ha culminato un’ascesa decennale davvero straordinaria! L’esterno classe ’95 sposa la nostra causa promettendo di arricchire l’attacco con le proprie peculiarità: lotta, corsa, sacrificio l’hanno sempre contraddistinto, motivo per cui Mister Stefano Pozza già si lecca i baffi immaginando alle molteplici soluzioni su cui potrà basarsi per comporre il proprio assetto. Un giocatore che, oltre ad aver spesso palesato in carriera una buona vena realizzativa, s’è fatto conoscere per il proprio altruismo con cui spesso ha prediletto il bene della squadra e la propria funzionalità all’interno del collettivo. La generosità, dunque, non manca a Michael, come testimoniano i nove assist sfornati nell’ultima stagione disputata in Serie D, il picco della sua carriera. Le sue doti faranno comodo alla nostra squadra, intenzionata a creare un giusto mix amalgamando al meglio le caratteristiche dei vari interpreti al fine di creare un collettivo che insegua un solo obiettivo. Un attaccante come lui, dunque, soddisfa egregiamente le nostre necessità, motivo per cui potrà affrontare questa nuova avventura con tanti stimoli in più.

Michael approccia il calcio dei grandi con l’Union Riese, club per cui giocherà fino al 2017 calcando i campi di Seconda e Prima Categoria; disputerà il medesimo campionato anche con Salvatronda ed Union Dese. Nel 2020, in seguito alla stagione interrotta causa emergenza pandemica, lo sbarco in Promozione grazie alla chiamata dell’Eurocalcio (poi divenuto Eurocassola): nel bassanese divenne un protagonista dell’approdo in Eccellenza siglando nove gol nel torneo, per poi divenire un perfetto ‘dodicesimo uomo’ l’anno successivo realizzando altri sette centri subentrando per lo più a gara in corso. Nel 2023 la chiamata del Giorgione Calcio, club in cui visse la miglior stagione a livello realizzativo in questa categoria con 11 gol da titolare pressoché inamovibile dei castelfranchesi. Le sue ottime performance vennero notate, per la prima volta, oltre i confini regionali: i friulani del Chions, a caccia di un giocatore duttile e generoso con cui affrontare il Girone C di Serie D, gli offrirono la chance di disputare il massimo campionato dilettantistico la scorsa estate, permettendogli dunque di culminare il proprio ottimo percorso di crescita con quattro salti di categoria in otto stagioni. Nell’udinese ha sfornato nove assist per i compagni, frutto del suo forte senso di abnegazione e generosità nei confronti del collettivo. Ora una nuova parentesi con la nostra maglia, un ritorno in Veneto, nel vicentino ed in Eccellenza come ai tempi di Cassola: la speranza è quella di creare le condizioni ideali affinché il ragazzo esprima fin da subito il proprio potenziale!

Cosa aspettarsi? Come affrontare la stagione? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato, nella sua prima intervista da calciatore giallorosso!

Ciao Michael e benvenuto nel nostro club! Terremo tutti a sapere come hai accolto la chiamata dello Schio? Che emozioni ti ha suscitato? Cosa ti ha spinto in particolare ad accettare la destinazione?

«Ho accolto la chiamata dello Schio con grande piacere, specie avendo vissuto un anno non particolarmente felice dal punto di vista calcistico ed essendo quindi a caccia di nuovi stimoli. Ho deciso di accettare la nuova destinazione essendo certo di potermi concedere, con la società e la squadra, un’opportunità di rivalsa per rimettermi in gioco in una grande piazza.»

Come ti é parso il confronto con mister e dirigenza? Come ritieni di poterti integrare negli schemi del mister e con che ruolo?

«Con la dirigenza ho avuto un ottimo confronto fin da subito, con il mister ho avuto modo di parlare già nel corso dell’anno precedente e mi ha subito fatto una buona impressione, lo stesso vale per i direttori. Ognuno di loro ha un’ottima fama, li conoscevo già come ottimi uomini di sport e persone preparate a livello calcistico, ma anche dagli ottimi valori umani. Quest’incontro, valso poi la chance di giocare qui a Schio, mi ha permesso di constatarlo con i miei stessi occhi. Mi metterò a disposizione di mister e società dovunque verrò schierato e in qualsiasi contesto, cercherò di dare il mio contributo in campo non solo in fase realizzativa, ma sacrificandomi il più possibile per la squadra e lottando fino all’ultimo e cercare di portare a casa degli ottimi risultati.»

In meno di dieci anni hai affrontato tutte le categorie con un’importante ascesa dalla Seconda Categoria alla Serie D. Avendo vissuto a tutto tondo il dilettantismo, cosa occorrerebbe allo Schio a tuo avviso per competere come merita nella prossima Eccellenza?

«Ho avuto la fortuna in questi anni di compiere un’ascesa per cui sono orgoglioso. Frutto di un arduo e continuo lavoro che ho fatto per migliorarmi di anno in anno. Dalla seconda categoria alla serie D ho avuto sempre i giusti stimoli. Penso che allo Schio non manchi nulla per competere nelle massime categorie dilettantistiche, ma tutto naturalmente starà a noi e al modo in cui lavoreremo. Indubbiamente dimostreremo in campo le nostre ambizioni dando il 100%»

Lanceresti un messaggio ai tifosi? Avevi sentito parlare del clima presente al De Rigo? Cosa diresti al nostro tifo?

«Ho sentito spesso parlare del De Rigo. Chiedo ai tifosi di accompagnarci in questa stagione con affetto e presenza costante nelle nostre gare casalinghe. Anche grazie al loro supporto, riusciremo ad ottenere grandi soddisfazioni!»

Non ci resta che augurare il meglio al giocatore per l’inizio delle attività agonistiche con la nostra maglia, ringraziando al contempo chiunque ha contribuito affinché il trasferimento andasse in porto!

Ufficio Stampa Calcio Schio

A Giacomo Boccafoglia le chiavi della retroguardia: il ferrarese ci racconta il suo arrivo a Schio!

Se è vero che la difesa spesso si rivela il miglior attacco, come sostenuto dai massimi esponenti del nostro magico sport, lo Schio corre ai ripari e ufficializza l’ingaggio di un altro profilo di assoluto spessore: è stato reso noto l’innesto di Giacomo Boccafoglia nella rosa che affronterà la stagione sportiva 25/26, un centrale difensivo esperto e versatile che si sposa egregiamente con le esigenze del gruppo squadra. Un’operazione ben riuscita alla nostra dirigenza che permette al nostro club di assicurarsi il diritto alle prestazioni del classe ’98, nella scorsa stagione militante in Serie D al Montecchio Maggiore, dove è approdato nel vicentino per la prima volta in carriera in seguito a diversi trascorsi di prestigio. Un giocatore dotato di molte preziose qualità, tra cui rapidità ed intelligenza tattica che gli consentono di ricoprire ottimamente ogni ruolo nel comparto arretrato: in carriera ha spesso saputo eccellere come braccetto di destra o sinistra nel pacchetto a tre, ma col passare del tempo s’è adattato a giocare anche da centrale e laterale. Come detto ieri, dunque, Mister Pozza potrà ‘giocarsi il jolly’ in caso di necessità e amplierà le proprie soluzioni tattiche in base alle situazioni che matureranno di partita in partita.

Il ragazzo, ferrarese doc, ha conosciuto la sua prima maturità sportiva nel vivaio della più importante realtà territoriale: la Spal lo vide crescere fin da giovanissimo, per poi concedergli la prima chance nel calcio dei grandi cedendolo al Delta Porto Tolle nel 2018 all’età di vent’anni. Due stagioni sulle rive del Po ed un successivo trasferimento in Eccellenza alla Copparese, con cui tornò nella propria provincia natale nella stagione segnata dall’emergenza pandemica. Nell’estate del 2020 un deciso spostamento latitudinale lo riportò in Serie D con l’Union San Giorgio Sedico, dove siglò una rete contribuendo al mantenimento della categoria. Di lì in poi divenne un autentico gira-Veneto, tornando nel rodigino dove visse una stagione di grande livello con l’Adriese di Vecchiato (quarto posto nel girone C e ottenimento dei play-off), approcciando il trevigiano con la maglia della Prodeco nel 2022-23 ed il veneziano per un anno e mezzo a Portogruaro. Lo scorso gennaio, infine, la prima citata occasione in quel di Montecchio Maggiore che l’ha messo sotto la nostra lente d’ingrandimento. Il curriculum parla per lui: diversi sodalizi militanti ai massimi livelli del dilettantismo hanno scommesso su di lui venendo ripagati; per di più l’età di ventisette anni lo colloca nel pieno della propria maturità calcistica consentendogli ulteriori margini di miglioramento. La nostra dirigenza è riuscita a mettere a segno un bel colpo che si sposa egregiamente con quel progetto di crescita triennale presentato ai media nella conferenza dello scorso 19 maggio al Municipio di Schio, ora serviranno tutti gli sforzi necessari affinché il campo parli a nostro favore!

L’entusiasmo è palpabile, come lo stesso Boccafoglia esprime attraverso la sua prima intervista da calciatore giallorosso. Eccovi, dunque, le sue dichiarazioni rilasciate al momento della firma!

Ciao Giacomo e benvenuto nella famiglia giallorossa! Saremmo curiosi di sapere come hai accolto la chiamata dello Schio. Cosa ti ha stupito in particolare del progetto che ti é stato presentato?

«Ciao a tutti! Posso affermare di aver accolto con grande piacere la chiamata dello Schio: purtroppo per me è stato un anno difficile e impegnativo, in cui le difficoltà non sono mancate specialmente a causa dei risultati calcistici e una serie di piccoli infortuni. Quindi fin da subito l’ho vista come una grande occasione, un bel progetto per cui rimettersi in gioco, riacquisire fiducia ed affrontare un campionato stimolante con obiettivi importanti. Ambisco a dare il massimo per cercare di portare a casa delle belle soddisfazioni!»

Hai avuto modo di confrontarti con Mister Pozza? Ritieni che le sue idee di gioco possano sposarsi a dovere con le tue caratteristiche?

«Il mister fin dalla prima chiacchierata mi è sembrato un uomo con degli ottimi valori umani, per me davvero fondamentali. Per cui l’impatto è stato molto positivo fin dal principio. Diciamo che al momento lo conosco più come giocatore che come allenatore, ma qualsiasi persona con cui ho parlato di lui ha usato solo parole positive per descriverlo. Per di più m’è stato detto che predilige un calcio di qualità. Mi metterà senza alcun dubbio a mio agio, quindi credo che non sarà complicato creare sintonia fin da subito.»

E con i nuovi compagni c’é stato un confronto? Conoscevi già qualcuno di loro? Come ritieni dovrà lavorare il collettivo da luglio in poi per compattarsi e rendere al meglio?

«Dei nuovi compagni, sì, conosco già qualcuno: da Plechero a Faccio, passando per Calcagnotto e Finazzi con i quali ho giocato insieme a Portogruaro per un anno e mezzo. Avendoci condiviso spogliatoio, viaggi, allenamenti e partite, s’è creato un legame fantastico. Credo che per raggiungere traguardi importanti occorra lavorare sodo con umiltà e sacrificio, consolidare lo spogliatoio e renderlo una famiglia.»

Che messaggio lanci ai tifosi giallorossi? Il calore del tifo e la grande presenza di pubblico al De Rigo può essere un elemento in più?

«Ai tifosi prometto il massimo impegno dal primo all’ultimo impegno della stagione. Mi auguro che vengano in tanti a sostenerci e di gioire insieme a tutti loro. Mi hanno detto che c’è sempre una notevole presenza allo stadio e spero si confermi anche quest’anno. Sicuramente avremo bisogno anche di loro.»

Riscoprirsi ad alti livelli, integrarsi in un gruppo che parzialmente già conosce e trascinare la squadra ai successi che merita. Il nostro club augura a Giacomo le migliori fortune per la propria stagione sportiva, ringraziando chiunque ha contribuito al compimento dell’operazione!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Un baluardo per Mister Pozza: Nick Calcagnotto si presenta allo Schio!

Negli scorsi giorni abbiamo parlato dell’innesto di Nicola Calcagnotto, sottolineando quanto sarà prezioso il suo apporto per la nostra retroguardia. Quest’oggi mettiamo a fuoco le caratteristiche del ragazzo, pronto a quest’avventura in Eccellenza dopo esser stato un veterano del massimo campionato dilettantistico. Un centrale difensivo dal curriculum prestigioso che nelle idee di Mister Stefano Pozza dovrà dare manforte a tutti i propri compagni: l’imponente stazza gli permette di leggere opportunamente e preventivamente le varie situazioni di gioco e, soprattutto, di vincere molti duelli aerei anche con gli avversari più insidiosi. All’occorrenza sarà utile anche in fase di costruzione, essendo talvolta propenso all’impostazione palla al piede. Per costruire con completezza il collettivo che affronterà la nuova stagione sportiva occorre eterogeneità, servono dei profili che consentano di adattarsi a seconda delle circostanze che si verificheranno in campo: in tal senso Calcagnotto risponde al meglio alle nostre esigenze, vantando un ventaglio di preziose doti che aiuteranno i compagni e lo staff tecnico.

Trevigiano doc, nativo di Castelfranco Veneto, Calcagnotto inizia la propria carriera nel capoluogo, con vari anni di crescita nel settore giovanile del Treviso, per poi trasferirsi in seguito al fallimento del club e affrontare il campionato di Eccellenza con Ponzano ed Istrana. Quando era ancora piuttosto giovane ed aggregabile negli ‘under’, arrivò la chiamata del Real Vicenza con cui approcciò calcisticamente la nostra provincia. Successivamente si spostò più a settentrione per affermarsi con il Belluno nella medesima categoria, che col passare degli anni si rivelerà la propria dimensione più adeguata: con le maglie di Trento, Calvi Noale, Adriese e Manzanese lo testimonia, raggiungendo anche i play-off in queste ultime avventure nel rodigino ed in Friuli. Nel 2020 ottenne anche la vittoria del Girone C con il Campodarsego, sebbene si trattasse come molti ricorderanno del torneo interrotto a febbraio causa emergenza pandemica. Nella stagione 20-21 il trasferimento all’Union Clodiense dove condivise lo spogliatoio, tra gli altri, con il nostro Lucas Finazzi, sfiorando la promozione specialmente nella seconda stagione. Infine i due anni a Portogruaro, sempre in tandem con Finazzi che incontrerà per la terza volta consecutiva.

Un profilo di assoluta importanza, a cui abbiamo chiesto le sensazioni a caldo sull’approdo in giallorosso:

Ciao Nicola e benvenuto allo Schio. Ti chiederei quali sensazioni hai provato nel ricevere la chiamata della nostra società? Cosa ti ha spinto in particolare ad accettare quest’offerta?

«Indubbiamente la chiamata del direttore sportivo mi ha fatto enorme piacere, così come il primo incontro avuto prima di firmare il contratto. Mi ha convinto il progetto in quanto ritengo di poter tornare a giocare come più mi piace, in un ambiente dotato, tra le altre cose, di uno stadio e di alcune strutture degne delle categorie superiori. Non è stato affatto difficile accettare questa proposta, non vedo l’ora di mettermi in gioco nuovamente e dare una mano ai più giovani nel proprio processo di crescita»

Come sono andati i primi confronti con Mister Pozza? Come ti collocherá e quali responsabilità ti assegnerà in campo?

«Al momento della firma mi sono confrontato con Mister Pozza. Avendoci giocato contro in passato, lo conoscevo già piuttosto bene e da allenatore mi ha fatto davvero una buona impressione: abbiamo parlato dell’aspetto tecnico-tattico e mi sembra parecchio preparato. Sicuramente anche questo confronto ha alimentato l’entusiasmo che percepisco, con cui spero davvero di fare grandi cose!»

Che campionato ti aspetti il prossimo anno? Quanto sarà importante per lo Schio, per puntare a stupire, una difesa che conceda poco?

«La speranza è quella di disputare un campionato di assoluto livello, di recitare un ruolo da protagonisti nel girone di Eccellenza. Percepisco un certo entusiasmo nell’ambiente una volta approcciato, sarà fondamentale per ottenere i traguardi che la dirigenza si prefigge e che i tifosi sognano. Ad essere onesto affrontare questo campionato sarà una piacevole novità, non conosco particolarmente le varie avversarie che, senza dubbio, daranno battaglia in ogni singolo incontro. Chiaramente quando un club si pone degli obiettivi troverà molte insidie in qualsiasi campo sarà impegnato. Cercheremo di dare il massimo ed onorare la maglia. Poi, come dici anche te, dovremmo impegnarci per prendere meno gol possibili: penso sia la ricetta vincente, se non prendi gol sarà più facile ottenere risultati positivi»

Avevi già sentito parlare del tifo dello stadio De Rigo? Potrà trascinarci nelle gare interne? Che messaggio lanci ai tifosi?

«Del tifo giallorosso mi è stato più volte parlato e ho visto varie immagini, non c’è dubbio che sarà il dodicesimo uomo in campo e sarà una forza in più per affrontare gli impegni casalinghi. Per cui ai tifosi dico che sono pronto a mettermi al servizio della squadra e dare il 100% dal primo all’ultimo giorno di allenamento»

Dichiarazioni chiare ed esaurienti, che dimostrano la determinazione del ragazzo nel far valere la sua esperienza. Ringraziamo chiunque ha contribuito al buon esito della trattativa ed auguriamo a Nicola le migliori fortune per questa nuova esperienza con la nostra maglia!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Garanzie per presente e futuro: allo Schio si presenta il promettente Christian Zotti

Lo scorso 19 maggio, nella conferenza di presentazione del nuovo progetto tecnico, ciascuno dei dirigenti è stato chiaro: i giovani rappresentano il futuro dello sport, è la via più ovvia da percorrere per pianificare con sostenibilità il futuro. Detto, fatto: lo Schio oggi presenta un colpo di assoluta prospettiva come Christian Zotti, giovane classe 2007 messosi in mostra con la maglia della Marosticense nella stagione appena terminata. Ragazzo residente nell’altopiano e transitato in passato in alcuni dei vivai più rinomati del territorio, a testimonianza di come i vari scout abbiano notato le proprie doti fin da giovanissimo. Un ragazzo che ha nello scatto e nella rapidità le proprie armi migliori, selezionato accuratamente da Mister Pozza che lo conosce a dovere e sarà pronto a valorizzarlo attraverso il duro lavoro!

Christian si presentò al mondo del calcio provinciale nel vivaio del Bassano, per poi trasferirsi al nuovo L.R. Vicenza in seguito al famoso passaggio di proprietà del 2018. Frequentò la scuola calcio del Lane per tre stagioni, per poi consacrarsi negli Allievi e nella Juniores del Malo fino all’estate dello scorso anno. Le sue intriganti abilità convinsero la Marosticense a scommettere su di lui, rendendolo una stabile rotazione nella prima squadra militante nel Girone B di Eccellenza. 13 gettoni per lui in rossonero con cui si è guadagnato la chiamata del Calcio Schio, con la nostra dirigenza che non ha esitato ad ingaggiarlo. Tutti soddisfatti per il buon esito dell’operazione, compreso il ragazzo che potrà giocarsi le sue carte in giallorosso puntando a consacrarsi nel dilettantismo. Il ragazzo è appena maggiorenne e necessiterà di tutto il tempo necessario per un sano e fruttuoso rodaggio negli schemi dell’allenatore, ma non abbiamo dubbi che, lavorando sodo e con tanta passione per il calcio, il suo potenziale emergerà!

Lui stesso si dice entusiasta di questa nuova avventura, come palesato nelle prime dichiarazioni da calciatore giallorosso: «Sono molto contento di giocare per lo Schio e allettato da questo progetto, si tratta di un’occasione di crescita personale da sfruttare al meglio. Spero davvero di vivere una stagione positiva, mi auguro che la squadra ingrani la marcia in breve tempo e che possa davvero imparare tanto. Ringrazio la società per questa occasione, Forza Schio!»

La società ringrazia il ragazzo e chiunque ha contribuito al trasferimento. A Christian vanno gli auguri per l’inizio della propria esperienza con la nostra maglia!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Il cervello del centrocampo si chiama Lucas Finazzi: l’espertissimo si presenta allo Schio!

‘Equilibrio’: l’elemento chiave per pianificare qualsiasi progetto, per amalgamare le idee di ciascun protagonista e trovare tra di loro la giusta intesa. A tal proposito quest’oggi analizziamo l’approdo in giallorosso di un giocatore pronto a giostrare gli equilibri della nostra squadra: Lucas Finazzi, come già annunciato qualche giorno fa, si unisce al Calcio Schio con l’intento di recitare un ruolo da protagonista nelle gerarchie di Mister Pozza, deciso a puntare sulle sue squisite doti in fase di palleggio ed interdizione. Il brasiliano, originario di Cuiabá, fungerà idealmente come punto focale del nostro scacchiere, potendo contare su un’esperienza indiscutibile nelle categorie superiori che l’ha visto spesso fautore dei successi ottenuti dalle proprie squadre. Per la precisione parliamo di un quindicennio trascorso da calciatore nel Belpaese, partendo dai più popolari settori giovanili del territorio e giungendo nei massimi campionati dilettantistici come protagonista indiscusso. Occorreva un profilo di spessore al fine di supportare i più giovani nel proprio percorso di crescita ed affrontare ottimamente i momenti cruciali della prossima stagione sportiva: la scelta del classe ’90 sembra calzare a pennello con le esigenze di Mister e dirigenza, dettisi entusiasti dell’intesa raggiunta con lui.

Il centrocampista inizia la trafila in Italia nel vivaio del Chievo Verona, per poi transitare nel bresciano con le maglie di Lumezzane e delle rondinelle: con il Brescia visse la consacrazione con 43 presenze in Serie B e la disputa di un play-off per l’accesso in massima serie. Di lì in poi tanta Lega Pro, in particolare difendendo i colori di Grosseto, Cremonese, Melfi, Virtus Francavilla, Melfo, Gavorrano e Triestina, per poi interrompere momentaneamente la parentesi italiana tornando in Brasile con il Cuiabá, squadra della sua città natale. Dal 2019 ad oggi ha militato nel Girone C di Serie D con quattro prestigiosi club: a riportarlo in Italia ed in Veneto è il Campodarsego dove milita per due anni, poi una stagione alla Clodiense dove sfiorerà l’accesso in Serie C sotto la guida di Antonio Andreucci arrendendosi solo all’ultima giornata nello scontro diretto con l’Arzignano Valchiampo. In estate decise di restare nel veneziano, transitando però al Mestre dove otterrà una tranquilla salvezza, così come al Portogruaro nelle due stagioni più recenti. Insomma, questi cinque anni nel massimo campionato dilettantistico parlano per lui, al punto di convincere lo Schio a scommettere su di lui per il prossimo campionato di Eccellenza. Per un autentico “gira-Veneto”, dopo i trascorsi nelle province di Verona, Padova e Venezia, non poteva mancare un’esperienza nel vicentino e in tal senso lo Schio s’impegnerà dal primo giorno per garantire al ragazzo ciò che è necessario per esprimere il meglio di sé!

La curiosità è reciproca: tifosi ed addetti ai lavori non vedono l’ora di ammirarne le gesta, il ragazzo scalpita per approcciare la nuova realtà. E a questo proposito lo abbiamo intervistato in esclusiva per chiedergli di esprimerci le sensazioni al momento della firma!

Ciao Lucas e benvenuto nella famiglia giallorossa! Ci racconteresti come hai accolto questa chiamata? Che emozioni ti suscita la chance di sperimentarti in una piazza piena di passione come Schio?

«Ciao a tutti! Indubbiamente l’ho accolta con molto entusiasmo, anche per l’arrivo di uno staff dirigenziale e tecnico così importante. Era ciò che meritava una piazza così bella e passionale, tutto ciò ha reso ancor più semplice scegliere lo Schio.»

Hai già avuto modo di confrontarti con Mister Pozza e la dirigenza? Come ti immagini l’integrazione nella nuova realtà? Pensi che la tua esperienza possa aiutare il gruppo?

«Sì, ho già avuto modo di parlare sia con Mister Pozza che con i direttori. Posso affermare di esser stato colpito positivamente da questo confronto, convincendomi definitivamente a far parte di questa avventura. Penso che l’integrazione sarà facile, vista la voglia e l’entusiasmo che accomuna tutti noi. Vogliamo costruire un collettivo determinato nel lottare per questi colori. Sicuramente dovrò mettere a disposizione la mia esperienza per aiutare i miei compagni e la squadra.»

Il tuo curriculum parla chiaro, conosci bene le varie categorie del calcio italiano, specie la Serie D. Cosa potrebbe occorrere allo Schio per crescere e ambire alle prime posizioni in Eccellenza?

«Penso che le squadre che ambiscono ai primi posti, oltre ad avere un’organizzazione societaria solida, uno staff preparato e giocatori importanti, debbano anche condividere intenti e obiettivi comuni. Come già detto, sarà necessario fare tutto il possibile per compattarci e remare dalla stessa parte.»

Hai già sentito parlare del tifo caloroso del De Rigo? Come ti immagini le nostre gare casalinghe? Che messaggio lanci ai tifosi giallorossi?

«Sì, qualche amico residente a Schio mi ha raccontato quanto il De Rigo sia, ed è stato in passato, un ambiente assai caloroso. Noi cercheremo di dare il massimo per meritarci questo affetto! Ai tifosi prometto ognuno di noi, gruppo, staff e dirigenza, daranno il 100% per Schio; ci auguriamo di vedere e vivere un De Rigo caloroso come non si è mai visto. Sarebbe una grande gioia ed uno sprone ulteriore per affrontare al meglio i nostri impegni!»

Parole che evidenziano la determinazione del ragazzo, che ringraziamo calorosamente per il buon esito della trattativa e a cui auguriamo le migliori fortune per l’inizio della propria stagione con la nostra maglia!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Novità di spessore per il centrocampo di Mister Pozza: firma con lo Schio Pietro Torresan!

Il Calcio Schio rinforza il proprio centrocampo con un colpo di prospettiva assicurata, già in grado di accumulare presente e sorprendere in Eccellenza: al De Rigo sbarca Pietro Torresan, centrocampista classe 2004 prodotto del vivaio della Marosticense e cresciuto nella prima squadra dei rossoneri. Giovane giocatore che sposa perfettamente il progetto giallorosso, scelto dal nostro nuovo allenatore che nella stagione appena conclusa ha avuto modo di confrontarvici nelle sfide con la sua Godigese. Ora una nuova avventura, la prima al di fuori del club con cui s’è affacciato nel calcio dei grandi, dove ha sviluppato la passione per lo sport più bello del mondo dall’età di sei anni! Insomma, si chiude un capitolo della sua vita lungo quasi un quindicennio per scrivere una nuova entusiasmante pagina con la nostra maglia. Soddisfatto Mister Pozza, dettosi colpito positivamente dalle doti palesate dal ragazzo la scorsa stagione, in cui ha totalizzato venti presenze da titolare nel Girone B di Eccellenza condite da tre gol (più uno ad agosto in Coppa Veneto). Contenti del raggiungimento di quest’intesa anche la nostra dirigenza, dal presidente Devis Vallortigara al direttore tecnico Enrico Cunico, arrivando ovviamente al direttore sportivo Alberto Briaschi che s’è adoperato affinché l’operazione andasse a buon fine!

Un ragazzo che promette di affrontare questa nuova sfida con serietà e grinta, oltre anche a quel pizzico di curiosità necessaria per approcciare al meglio una nuova piazza calcistica come la nostra. A tal proposito abbiamo chiesto al diretto interessato cosa pensasse a caldo dell’approdo in giallorosso:

Ciao Pietro e benvenuto tra di noi! Ti chiederei qual è stato il principale motivo tra i tanti che ti hanno convinto ad accettare la nostra proposta? Al momento della scelta immagino ti avessero presentato ogni dettaglio di questo progetto: cos’ha fatto breccia nel tuo cuore?

«Indubbiamente l’offerta dello Schio rappresentava l’occasione di cimentarmi in una nuova realtà, il progetto è molto allettante e sposava a pieno le mie ambizioni. In più mi offre la possibilità di lavorare al fianco di persone con esperienza pluriennale nel mondo del calcio, sia nella dirigenza che nello staff. Inoltre, sono certo che sarà per me un’importante opportunità di crescita come giocatore.»

Nella stagione 24-25 ti sei confrontato due volte con Mister Pozza, che poi non ha esitato a sceglierti per il suo nuovo corso in giallorosso. Ritieni che la sua chiamata sia stata influente nella tua scelta?

«Come detto, conosco bene Mister Pozza avendolo affrontato nel recente campionato di Eccellenza e, da avversario, mi ha sempre fatto un’ottima impressione, dimostrandosi un allenatore preparato e carismatico. Senza dubbio ha influenzato molto nella mia scelta e non vedo l’ora di lavorarci assieme, auspicando di centrare traguardi prestigiosi con tanto duro lavoro!»

Hai affrontato un girone di Eccellenza diverso rispetto al nostro, il prossimo anno ti misurerai con squadre diverse rispetto a quest’ultima stagione. Sarà presumibilmente una nuova storia di calcio tutta da scrivere. Cosa ti aspetti in generale dalla prima stagione a Schio?

«Sono entusiasta di affrontare nuove sfide e di misurarmi con altre realtà rispetto a quanto affrontato sin qui: una nuova sfida rappresenta sempre uno sprone per un calciatore al fine di crescere e vivere intensamente ogni attività. Spero di poter contribuire a portare la squadra ai vertici della classifica e di raggiungere gli obiettivi stagionali. Sarà un’esperienza nuova e stimolante per me.»

L’atmosfera che si respira allo Stadio De Rigo nelle partite casalinghe è sempre stata calorosa e trascinante, nel bene e nel male. Qual è il tuo messaggio per il tifo giallorosso?

«Non vedo l’ora di disputare le nostre gare casalinghe, con l’obiettivo di deliziare il nostro pubblico e convincere sempre più appassionati a seguirci nel nostro impianto. Siamo pronti a lavorare sodo e a dare tutto per ripagare gli sforzi della società e la vicinanza di un pubblico che vive il calcio davvero a tutto tondo. Forza Schio!»

Ringraziamo chiunque ha contribuito al buon esito della trattativa, augurando al ragazzo buona fortuna per l’inizio della propria stagione nel nostro club!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Il primo tassello nel puzzle di Mister Pozza: Christopher Borgo approda allo Schio!

Il lavoro dietro le quinte della rinnovata dirigenza giallorossa inizia a concretizzarsi, specie per quel che concerne l’organico che vede dei nuovi volti inserirvisi: è ufficiale, infatti, l’ingresso al Calcio Schio di Christopher Borgo, attaccante classe 2002 nativo di Thiene e desideroso di mettersi in lustro con la casacca già indossata nei primi mesi del 2024. Attaccante fisico e tipicamente generoso, molto abile nell’andare incontro al pallone e attaccare la profondità, doti che gli permetteranno di ritagliarsi il giusto spazio nello scacchiere di Mister Pozza. Già, il nostro neotecnico potrà contare su di lui come fatto nella stagione appena conclusa alla Godigese. Non ha avuto dubbi il tecnico, che ha fatto in modo di potersi affidare ancora alla propria punta di diamante: 11 reti in 30 presenze di campionato ed altre quattro siglate in Coppa hanno convinto il nostro condottiero, che di fatto allenerà l’attaccante in tutte le tre esperienze sin qui avute come capo allenatore.

Già, fu proprio Mister Pozza ad accogliere Borgo nel mercato invernale della stagione 23-24 una volta approdato allo Schio dal Montecchio Maggiore ed ora i due protagonisti, a braccetto, si accingono a cominciare la seconda avventura alla volta del De Rigo. Il ragazzo, pescato nel vivaio del Malo dal L.R. Vicenza, crebbe per quattro anni nel settore giovanile biancorosso, per poi approdare nel vivaio del Cittadella dove militò in Allievi e Juniores. Nel 2022, come in parte già detto, la chiamata del Montecchio Maggiore che coincise con la prima stagione nel massimo campionato dilettantistico. Una volta salutati i castellani vestì per sei mesi la nostra maglia siglando due centri, prima di raggiungere l’exploit nel girone B di Eccellenza, risultando il secondo miglior marcatore stagionale in quel di Castello di Godego.

Il nuovo ambizioso progetto del Calcio Schio ha fatto breccia in lui, convincendolo a ricongiungersi con la nostra piazza e vivere intensamente la passione del catino giallorosso. In esclusiva vi riportiamo le sue prime dichiarazioni da calciatore giallorosso:

Ciao Christopher, è un piacere riaccoglierti. Ti vorrei chiedere cosa ti ha spinto ad accettare nuovamente il progetto giallorosso. Cosa ritieni sia stato più determinante nella tua scelta?

«Sicuramente il progetto presentatomi dalla dirigenza mi ha spinto ad accettare questa nuova sfida, il progetto è intrigante e si sposa con quel che una società di questo calibro deve inseguire di anno in anno. Per di più, con delle presenze di spessore nella dirigenza e nello staff, sarà ancor più stimolante per ciascun giocatore che sceglierà questa piazza!»

Ritroverai l’allenatore che indubbiamente ha saputo valorizzarti maggiormente da quando militi nei campionati maggiori. Per di più il vostro connubio è assai recente e per questo, immaginiamo, piuttosto rodato. Hai già avuto un confronto con Mister Pozza? Come pensi che potrai inserirti nel suo scacchiere?

«Con Mister Pozza arrivo da una stagione positiva, condividere lo spogliatoio della Godigese con lui mi è servito per sbocciare e consacrarmi in questa categoria. Penso che l’intesa creata tra di noi potrà replicarsi, senza dubbio affermo di essermi integrato ottimamente nei suoi schemi di gioco. La sua nomina ha influito parecchio nel mio approdo allo Schio»

A trascinare la squadra dalla prima all’ultima giornata sarà anche il pubblico di Schio, che anche in questa stagione ha rappresentato il dodicesimo uomo in campo. Qual’é il tuo messaggio per il tifo giallorosso?

«Ho già respirato in passato l’atmosfera del De Rigo, seppur per soli cinque mesi. È una piazza che vive passionalmente il calcio, noi tutti cercheremo di fare una grande stagione e di ripagare i loro sforzi e quelli della società. Forza Schio!»

Non ci resta che ringraziare pubblicamente chiunque ha contribuito all’esito positivo della trattativa, augurando al neo-calciatore giallorosso le migliori fortune per la prossima stagione sportiva e sperando di toglierci grandi soddisfazioni!

Ufficio Stampa Calcio Schio

Prestigio ed esperienza ventennale in dirigenza: si presenta il neo ds Alberto Briaschi

In attesa di definire da cima a fondo la rosa che affronterà la stagione sportiva 25/26, lo Schio ufficializza il secondo ingresso di spessore nella propria dirigenza: Alberto Briaschi è stato recentemente nominato nuovo direttore sportivo della società giallorossa, ruolo da lui egregiamente svolto in ben otto sodalizi diversi nell’arco di un ventennio abbondante. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, il thienese non ha avuto dubbi, sedendosi fin dall’inizio del nuovo millennio dietro la scrivania per coordinare le varie operazioni di mercato e gestione tecnica delle sue varie società. Da alcuni è conosciuto come il fratello di Massimo Briaschi, ex calciatore della Juventus capace di totalizzare una settantina di presenze negli anni ’80 in bianconero, ma i fan di calcio più passionali del triveneto lo ricordano come un iconico uomo di sport cimentatosi alla grande nel gioco più bello del mondo. Alberto è pronto a raccogliere un’eredità piuttosto importante con cui sarà chiamato a dare un’impronta ben precisa ad un Calcio Schio intenzionato a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di Eccellenza.

Da calciatore ha avuto modo di eccellere nei tornei professionistici, specialmente con la maglia del L.R. Vicenza: in biancorosso annovera ben 160 presenze tra Serie C1 e campionato cadetto condite da venti reti; lo si ricorda anche per gli splendidi vissuti con Centese, Vis Pesaro, Alessandria ed Arezzo, quest’ultimo il club in cui visse la miglior stagione a livello realizzativo (10 centri in 27 apparizioni). Una volta salutato il capoluogo berico per la terza volta ha concluso la carriera vestendo le casacche di Ancona, Perugia e Virtus Bassano, ritirandosi ufficialmente nel 2000. Anno che ai tempi simboleggiava un nuovo inizio, un terzo millennio tutto da scrivere: fu indubbiamente un periodo di profondo cambiamento per Alberto, essendosi calato nel ruolo del d.s. per la prima volta con la stessa Virtus Bassano con cui aveva salutato i campi da gioco. Un interregno decennale indimenticabile, segnato da una promozione in Serie C2 nella stagione 2004-05 e da un possibile ulteriore salto di categoria solo sfiorato nel play-off con il Lecco. Lascerà la sua provincia natale per due stagioni da dirigente di Mezzocorona e Delta Porto Tolle, per poi rendersi artefice della cavalcata del Marano di cui già parlavamo qualche settimana fa: il primo posto in Eccellenza del 2014 ottenuto in stretta collaborazione con Enrico Cunico, tecnico di quel Marano e suo prossimo collega nel nostro club. Tornerà anche dopo la fusione, per poi spostarsi nel padovano facendo le fortune di Este e Luparense (quest’ultima sposata per la seconda volta). Il buon lavoro svolto in rossoblù, coronato con l’ottenimento dei play-off di Serie D insieme a Nicola Zanini nel 2022, convinsero il Treviso a puntare su di lui: scommessa vinta dai biancazzurri, che due anni fa compirono il balzo nel massimo torneo dilettantistico grazie anche alle sue intuizioni e alla sinergia instaurata, nuovamente, con Mister Cunico! Da ricordare infine l’avventura con il Campodarsego di Pagin ed un terzo atto della sua storia con la Luparense.

Archiviate le recenti stagioni lontane dal vicentino, è giunta l’ora di tornare a casa e sposare l’intrigante progetto di cui si parla già tanto nell’alto vicentino. Alberto Briaschi, come già lascia intuire quanto scritto precedentemente, avrà modo di tornare a lavorare in compagnia di Enrico Cunico, con cui in passato s’è tolto numerose soddisfazioni proprio nel campionato di Eccellenza: la storia parla chiaro, negli ultimi undici anni i due hanno garantito la promozione in Serie D a Marano e Treviso e, per quanto Cunico non ricoprirà il ruolo di guida tecnica, si preparano a unire le forze per costruire una squadra che possa concedersi sognare e far sognare. Lo stesso patron Vallortigara si definisce soddisfatto dell’esito di questa trattativa, conscio di aver affidato le redini dello Schio a due figure competenti, apprezzate e spesso rivelatesi vincenti nel corso della storia. Naturalmente, una volta sbrigati i convenevoli di benvenuto, ci sarà da lavorare sodo per allestire un organico oliato e competitivo. Potremo però affermare che le idee non mancheranno, anche per merito del neo ds Briaschi che potrà aiutare il club con la sua ampia conoscenza del calcio dilettantistico e potendo convincere i profili più adeguati a sposare la nostra causa. La sua scelta, insieme alla nomina di Cunico come direttore tecnico, verte a far sì che il Calcio Schio possa giocare d’anticipo e pianificare con opportuno anticipo la stagione sportiva entrante, altro segnale eloquente della volontà di elevare le proprie aspirazioni attraverso il duro lavoro e la pianificazione.

Per concludere vi proponiamo in esclusiva le prime parole di Briaschi come direttore sportivo giallorosso, un ringraziamento alla società che l’ha scelto e un elogio per la smisurata passione per il calcio che caratterizza l’intera piazza:

Sono entusiasta di questa nuovo incarico, di approdare in una società che rispecchia pienamente le mie ambizioni. Ringrazio il Presidente Vallortigara per la fiducia nei miei confronti, metterò a disposizione della società tutta la mia esperienza. Sarà davvero onorevole poter fornire il mio contributo ad un grande club del mio territorio con trascorsi importanti e tifosi molto appassionati. Forza Calcio Schio!”

Noi tutti ringraziamo calorosamente Alberto per l’entusiasmo dimostrato sin dal primo istante e gli auguriamo buona fortuna per la sua nuova avventura professionale, con l’auspicio di toglierci tante soddisfazioni anche attraverso il proprio lavoro!

Ufficio stampa Calcio Schio

Un nuovo entusiasmante progetto per lo Schio del futuro: inizia l’era Enrico Cunico, nuovo direttore tecnico

La società giallorossa inizia a gettare le basi per l’anno che verrà, annunciando il primo grande innesto con cui plasmare l’assetto con cui affrontare il prossimo campionato di Eccellenza: è ufficiale l’ingresso di Enrico Cunico in società, uomo di calcio dall’indubbia esperienza e noto in tutta la regione per quanto ottenuto in tanti anni di carriera come allenatore. Il suo ingresso nei panni di direttore tecnico avrà lo scopo di creare la giusta intesa tra guida tecnica, direttore sportivo e vertici societari: il club ha voluto garantirsi la propria esperienza con cui, oltre a compattare l’organigramma, fornire il giusto supporto a coloro che guideranno gli allenamenti e s’impegneranno per lo sviluppo e il miglioramento dei giocatori pronti ad affrontare la stagione sportiva 2025/26. Accordo triennale sottoscritto negli scorsi giorni con il presidente Devis Vallortigara, a testimonianza della volontà di pianificare a lungo termine la crescita e lo sviluppo della prima squadra.

Il calidonense si prepara all’ennesima probante sfida mettendosi al timone della squadra giallorossa, forte dei suoi trascorsi nei più prestigiosi tornei dilettantistici: nelle menti degli appassionati di calcio sono ben scolpite le sue avventure in alcuni tra i sodalizi più rinomati del territorio, a partire specialmente dalle sei stagioni in Eccellenza a Romano d’Ezzelino nel doppio ruolo di direttore sportivo e allenatore della prima squadra. Successivamente si rese artefice di un percorso memorabile con l’Eurotezze, piazzandosi in seconda posizione dietro solo alla Sacilese. Nel 2010 con l’approdo sulla panchina dell’Unione Venezia in Serie D dove contribuì all’ottenimento del secondo posto in classifica nel girone C, ma è a Marano che si ricordano i risultati più significativi: in due stagioni ottenne la promozione in Serie D dominando il girone A di Eccellenza e sfiorò il clamoroso approdo tra i professionisti in una lotta punto a punto con il Pordenone di Carmine Parlato nel massimo torneo dilettantistico. Nello stesso campionato lo abbiamo ammirato anche a Campodarsego e Montebelluna, oltre che per ben due mandati alla guida della Luparense, dove conquistò ben due salti di categoria dalla Promozione alla Serie D (2018-19) con ben dieci punti di margine sul Mestre di Zecchin. Doppia apparizione anche a Treviso, sua avventura più recente: nel 2023 un altro successo con i biancocelesti, con il primo posto nel girone B di Eccellenza in una lotta serrata con la Calvi Noale.

Il curriculum parla per lui ed evidenzia come l’Eccellenza gli abbia sorriso più e più volte. Un nuovo volto di spessore che avrà il compito di fornire la propria identità al collettivo. Il neoallenatore ci ha svelato qualcosa in merito a questo nuovo interessante progetto, nella sua prima intervista ufficiale in giallorosso!

Buongiorno direttore e benvenuto nella famiglia giallorossa! Tutti vorranno sapere cosa l’ha spinta a sposare con entusiasmo la nostra causa: ci racconti com’è stato l’approccio con il Calcio Schio:

“Indubbiamente parliamo di una piazza di assoluto prestigio, una delle più rinomate ed ambite nell’intera provincia. Da vicentino ho avuto la fortuna di esibirmi come giocatore in questa piazza vincendo anche un campionato e approdando nell’interregionale insieme ad un presidente eccezionale come Elia Marcante. Non è una semplice società sportiva, è una piazza dall’immensa cultura sportiva e storicità, rappresenta una città di quarantamila abitanti molto attaccati al calcio e allo sport. Creando fin da subito dell’entusiasmo, molti di essi potrebbero riempire lo Stadio De Rigo nelle nostre gare casalinghe”

Occorrerà davvero tutto il necessario per permettere di realizzare quanto ci stiamo prefiggendo. A suo avviso come dovrà lavorare la squadra di cui disporrà nella prossima stagione per permettere a questa piazza di sfruttare appieno il proprio potenziale?

“Sicuramente tanta coesione: ambisco a creare un gruppo unito che remi nella stessa direzione, ognuno dei membri deve attribuirsi dei propri compiti e la società dovrà garantire la giusta organizzazione: ci sono tutte le potenzialità strutturali per fare bene. Se creeremo un organigramma ordinato e ci coordineremo a dovere sarà sicuramente una buona base di partenza”

E per quel che concerne il suo lavoro sul campo, cosa farà la differenza nella direzione degli allenamenti e nell’approccio alle varie partite?

“Da direttore tecnico il mio intento è quello di creare un’intesa tra squadra, direttore sportivo e dirigenza. Avendo un’esperienza di ventidue anni come allenatore, dovrà esserci sintonia con il futuro allenatore: cercherò in ogni modo di dargli una mano, sapendo quanta responsabilità possederà e preventivando le avversità che caratterizzeranno il prossimo campionato. Ci sarà bisogno di supporto in questi momenti, da parte mia, del direttore sportivo e della società. Sarà mio compito fornirgli dei consigli in caso fosse necessario, ma specialmente garantirgli la giusta tranquillità con cui condurre allenamenti e varie attività”

Ha già parlato chiaramente di quanta importanza riponiamo nel nostro tifo, mai mancato nemmeno nei momenti più complicati. Schio, come da lei sostenuto, ha sempre palesato un amore viscerale nei confronti del calcio e di questo club: qual è il messaggio di Enrico Cunico per caricare i nostri supporters?

“Il messaggio che tutto lo staff e la dirigenza vuole dedicare ai tifosi è che auspichiamo di creare quell’entusiasmo che potrà spingerci in ogni circostanza. Tutti insieme vorremmo ambire a qualcosa di più importante, la città ed il club merita di militare nelle categorie superiori e di conseguenza daremo il massimo per portare i colori giallorossi più in alto possibile. Ho avuto l’onore, come già detto, di vincere un campionato a Schio, so cosa significherebbe un successo per questa gente. Il desiderio di vedere questa società nelle categorie che meriterebbe sarà già di per sé un grande sprone per iniziare il nostro lavoro: è il motivo principale per cui ho accettato questa proposta!”

Esprimendo il nostro orgoglio per aver raggiunto questo importante accordo con cui poter imperniare il lavoro su delle figure di grande spessore, auguriamo al direttore Enrico Cunico buona fortuna per l’inizio delle sue attività all’interno del nostro club

Ufficio stampa Calcio Schio

Novanta minuti di quiete… prima di una breve ma intensa tempesta: lo Schio segna e sciupa in un folle minuto, 1-1 a Mestrino

Il campo pesante, la scarsità di energie, la tensione del match, gli episodi controversi, le chance non sfiorate… a Mestrino pare tutto apparecchiato per lo 0-0, ma la storia del match si scrive interamente nel recupero: la sblocca Munarini al sesto di recupero, la pareggia Rampazzo di fatto con quattro tocchi dal successivo calcio d’inizio. I locali recriminano per due rigori non concessi, lo Schio sciupa alcune ghiotte chance. Un mix di emozioni indescrivibili e un punto che mantiene i giallorossi al quinto posto

IL TABELLINO

MESTRINO UNITED – SCHIO 1-1

(Primo tempo 0-0)

MESTRINO UNITED (4-3-3): Corasaniti; Bertoncello (75’ Fantin), Villatora, Rocco, Agostini; De Franceschi, Tresoldi, Scremin; Chia (82’ Sartori), Rampazzo, Piccolo (66’ Nalesso)   All. Bertan

SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Tessaro, Zanella, Equizi; Ciscato, Faccio (85’ Prosdocimi), Sandrini, Popovic (72’ G. Dal Bon), Feltrin; Giusti, Salvi (78’ Munarini)   All. Rezzadore

MARCATORI: 90+6’ Munarini (S), 90+7’ Rampazzo (M)

AMMONITI: 39’ Feltrin (S), 66’ Popovic (S), 69’ Equizi (S), 90+3’ Zanella (S)

I NUMERI DEL MATCH

CONCLUSIONI (NELLO SPECCHIO): 7 (3) – 11 (5)   FALLI: 4-11  CORNER: 8-5  OFFSIDE: 3-3  RECUPERO: 0’ PT – 5 (+2)’ ST

DIRETTORE DI GARA: Matteo Faedda (S. Donà di Piave)

LA CRONACA

Il 2-0 dell’andata racconta una storia che differirà del tutto da quella che vivremo oggi. Ce lo siamo ripetuti più volte alla vigilia: il Mestrino United, pur con tanti interpreti facenti parte della rosa iniziale, ha cambiato marcia sino a far sentire il fiato sul collo ai giallorossi. È di fatto uno spareggio tra due compagini distanziate da soli due punti: lo si giocherà su un manto erboso appesantito dalle piogge intense di questo weekend e per questo alquanto fangoso. Ma la passione e il desiderio di ottenere la vittoria devono andare oltre ad ogni ostacolo! In avvio di match si segnalano due tentativi dalla distanza, uno per parte: Piccolo incrocia dall’out di destra e sfiora il palo, mentre Sandrini sorvola la traversa dalla trequarti campo. Al 20’ sale in cattedra Joel Salvi che col mancino mette tra le mani di Corasaniti, mentre tre minuti dopo per poco non si materializza il gol più ambiguo del campionato con un rimpallo sullo stinco di Popovic che permette al pallone di indirizzarsi con potenza dai venti metri verso la porta e sfiorare il palo. Poco altro da raccontare: nel primo tempo le squadre vanno al piccolo trotto e non creano i presupposti per segnare o impensierire seriamente gli avversari, tutto rimandato alla ripresa.

Sembra averne di più lo Schio anche al rientro dagli spogliatoi: cinque giri di lancette sono sufficienti a Ciscato per insidiare la porta patavina dopo un rapido dialogo con Popovic (sugli scudi Corasaniti), poi dal corner che ne deriva lo stesso Dusan Popovic, prima abile a rifornirlo, si coordina al volo senza inquadrare la porta. Sul versante opposto Chia addomestica il lancio millimetrico di Tresoldi, scappa alla marcatura di Equizi ma una deviazione di Feltrin gli impedisce di realizzare a botta sicura. Dal piede fatato di Tresoldi partono tante iniziative dei locali, come al 63’ con un suo cross pennellato da calcio d’angolo per la testa di Villatora che incorna sulla traversa; l’azione prosegue con Rampazzo che manca la porta sguarnita su scavetto di Scremin. La partita poi si assesta su dei ritmi piatti, neppure i cambi danno la scossa alle due formazioni e tutto lascia presagire ad un finale a reti inviolate… non è finita finché non è finita. I locali, ad onor del vero, protestano per due calci di rigore non concessi dal direttore di gara che si fa sfuggire due tocchi di mano in area (le irregolarità oggettivamente erano state commesse). Ciò non fa altro che far crescere il nervosismo in campo, lo Schio non si scompone provando qualche affondo sulle corsie, in particolare con un Giusti sempre ispirato: al 90’ lui e Dal Bon pescano nel cuore dell’area Matteo Prosdocimi che in avvitamento mette tra i guantoni di Corasaniti, fallendo una sorta di rigore in movimento.

Nel recupero i giallorossi prima si spaventano quando Rampazzo sfiora il potenziale gol vittoria con un lob di poco alto sulla traversa, poi affonda con un contropiede magistrale condotto da Dal Bon e Munarini: assist del classe 2004 e pallonetto del bomber più amato di Schio a scavalcare l’estremo avversario per il delirio di panchina, tifosi e giocatori in campo. Sembra essere il gol del successo con una bella storia da raccontare, con il primo gol decisivo del figliol prodigo Munarini, sin lì a segno vanamente a Montorio lo scorso dicembre. Il Mestrino United protesta per una trattenuta ai danni di Nalesso da cui poi è scaturito il contrattacco. In ogni caso non c’è nemmeno il tempo di protestare: dal calcio d’inizio un lancio di Rocco coglie di sorpresa la retroguardia ospite e permette a Rampazzo di siglare l’1-1 in scivolata. Pazzesco finale al Bertocco di Mestrino, gelato lo Schio che dunque sciupa la chance di tornare al successo in trasferta e di accorciare sul Villafranca Veronese. Il quinto posto resta nelle nostre mani, ma di qui in poi servirà racimolare più punti possibili: bisognerà ripartire da un ottimo primo tempo giocato oggi e dalla coesione che il gruppo ha sempre palesato nel bene e nel male!

Ufficio Stampa Calcio Schio