‘Equilibrio’: l’elemento chiave per pianificare qualsiasi progetto, per amalgamare le idee di ciascun protagonista e trovare tra di loro la giusta intesa. A tal proposito quest’oggi analizziamo l’approdo in giallorosso di un giocatore pronto a giostrare gli equilibri della nostra squadra: Lucas Finazzi, come già annunciato qualche giorno fa, si unisce al Calcio Schio con l’intento di recitare un ruolo da protagonista nelle gerarchie di Mister Pozza, deciso a puntare sulle sue squisite doti in fase di palleggio ed interdizione. Il brasiliano, originario di Cuiabá, fungerà idealmente come punto focale del nostro scacchiere, potendo contare su un’esperienza indiscutibile nelle categorie superiori che l’ha visto spesso fautore dei successi ottenuti dalle proprie squadre. Per la precisione parliamo di un quindicennio trascorso da calciatore nel Belpaese, partendo dai più popolari settori giovanili del territorio e giungendo nei massimi campionati dilettantistici come protagonista indiscusso. Occorreva un profilo di spessore al fine di supportare i più giovani nel proprio percorso di crescita ed affrontare ottimamente i momenti cruciali della prossima stagione sportiva: la scelta del classe ’90 sembra calzare a pennello con le esigenze di Mister e dirigenza, dettisi entusiasti dell’intesa raggiunta con lui.
Il centrocampista inizia la trafila in Italia nel vivaio del Chievo Verona, per poi transitare nel bresciano con le maglie di Lumezzane e delle rondinelle: con il Brescia visse la consacrazione con 43 presenze in Serie B e la disputa di un play-off per l’accesso in massima serie. Di lì in poi tanta Lega Pro, in particolare difendendo i colori di Grosseto, Cremonese, Melfi, Virtus Francavilla, Melfo, Gavorrano e Triestina, per poi interrompere momentaneamente la parentesi italiana tornando in Brasile con il Cuiabá, squadra della sua città natale. Dal 2019 ad oggi ha militato nel Girone C di Serie D con quattro prestigiosi club: a riportarlo in Italia ed in Veneto è il Campodarsego dove milita per due anni, poi una stagione alla Clodiense dove sfiorerà l’accesso in Serie C sotto la guida di Antonio Andreucci arrendendosi solo all’ultima giornata nello scontro diretto con l’Arzignano Valchiampo. In estate decise di restare nel veneziano, transitando però al Mestre dove otterrà una tranquilla salvezza, così come al Portogruaro nelle due stagioni più recenti. Insomma, questi cinque anni nel massimo campionato dilettantistico parlano per lui, al punto di convincere lo Schio a scommettere su di lui per il prossimo campionato di Eccellenza. Per un autentico “gira-Veneto”, dopo i trascorsi nelle province di Verona, Padova e Venezia, non poteva mancare un’esperienza nel vicentino e in tal senso lo Schio s’impegnerà dal primo giorno per garantire al ragazzo ciò che è necessario per esprimere il meglio di sé!
La curiosità è reciproca: tifosi ed addetti ai lavori non vedono l’ora di ammirarne le gesta, il ragazzo scalpita per approcciare la nuova realtà. E a questo proposito lo abbiamo intervistato in esclusiva per chiedergli di esprimerci le sensazioni al momento della firma!
Ciao Lucas e benvenuto nella famiglia giallorossa! Ci racconteresti come hai accolto questa chiamata? Che emozioni ti suscita la chance di sperimentarti in una piazza piena di passione come Schio?
«Ciao a tutti! Indubbiamente l’ho accolta con molto entusiasmo, anche per l’arrivo di uno staff dirigenziale e tecnico così importante. Era ciò che meritava una piazza così bella e passionale, tutto ciò ha reso ancor più semplice scegliere lo Schio.»
Hai già avuto modo di confrontarti con Mister Pozza e la dirigenza? Come ti immagini l’integrazione nella nuova realtà? Pensi che la tua esperienza possa aiutare il gruppo?
«Sì, ho già avuto modo di parlare sia con Mister Pozza che con i direttori. Posso affermare di esser stato colpito positivamente da questo confronto, convincendomi definitivamente a far parte di questa avventura. Penso che l’integrazione sarà facile, vista la voglia e l’entusiasmo che accomuna tutti noi. Vogliamo costruire un collettivo determinato nel lottare per questi colori. Sicuramente dovrò mettere a disposizione la mia esperienza per aiutare i miei compagni e la squadra.»
Il tuo curriculum parla chiaro, conosci bene le varie categorie del calcio italiano, specie la Serie D. Cosa potrebbe occorrere allo Schio per crescere e ambire alle prime posizioni in Eccellenza?
«Penso che le squadre che ambiscono ai primi posti, oltre ad avere un’organizzazione societaria solida, uno staff preparato e giocatori importanti, debbano anche condividere intenti e obiettivi comuni. Come già detto, sarà necessario fare tutto il possibile per compattarci e remare dalla stessa parte.»
Hai già sentito parlare del tifo caloroso del De Rigo? Come ti immagini le nostre gare casalinghe? Che messaggio lanci ai tifosi giallorossi?
«Sì, qualche amico residente a Schio mi ha raccontato quanto il De Rigo sia, ed è stato in passato, un ambiente assai caloroso. Noi cercheremo di dare il massimo per meritarci questo affetto! Ai tifosi prometto ognuno di noi, gruppo, staff e dirigenza, daranno il 100% per Schio; ci auguriamo di vedere e vivere un De Rigo caloroso come non si è mai visto. Sarebbe una grande gioia ed uno sprone ulteriore per affrontare al meglio i nostri impegni!»
Parole che evidenziano la determinazione del ragazzo, che ringraziamo calorosamente per il buon esito della trattativa e a cui auguriamo le migliori fortune per l’inizio della propria stagione con la nostra maglia!
Ufficio Stampa Calcio Schio